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Iniziative ed Attività.

Situazioni di pericolo ed emergenza: l’effetto gregge esiste

“L’effetto gregge esiste” è il titolo di una ricerca italo/tedesca del 2015 a cui ha partecipato l’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Iac-Cnr) di Roma, e riproposta all’attenzione in questi giorni a seguito del terribile incidente avvenuto il 7 dicembre 2018 alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo dove hanno perso la vita 6 persone (5 adolescenti) e sono rimaste ferite altre dieci persone.
Ma cos’è esattamente questo “effetto gregge”? Ecco di seguito il comunicato stampa del 2015 in cui viene descritto l’esperimento effettuato, in previsione anche del giubileo straordinario indetto dal Papa nel 2015, per cercare di capire come reagisce la folla in situazioni di emergenza e di panico:

L’effetto gregge esiste

In situazioni di confusione, i gruppi umani si comportano esattamente come le greggi: tendono a seguire le persone davanti a loro, in particolare se sembrano sapere dove andare. Un comportamento che, secondo un nuovo studio italo-tedesco cui ha partecipato l’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Iac-Cnr) di Roma, può essere sfruttato per ‘orientare’ i movimenti di una folla in situazioni di emergenza, magari mescolando ad essa soggetti che sappiano precisamente come comportarsi.
“Abbiamo voluto testare sul campo la correttezza delle previsioni dei modelli matematici per il controllo delle folle che sfruttano il cosiddetto ‘effetto gregge’”, spiega Emiliano Cristiani dell’Iac-Cnr. “Si tratta di un comportamento che si manifesta in animali sociali, come oche, scarafaggi e, naturalmente, pecore, che porta a muoversi seguendo i compagni vicini, indipendentemente dalla loro destinazione. In matematica, un gregge è un esempio di sistema auto-organizzante, un gruppo composto da un numero elevato di ‘agenti’ che seguono regole semplici e in cui le dinamiche individuali sono influenzate da quelle degli agenti più prossimi. Nonostante si tratti di atteggiamenti solitamente associati ad animali, studi del genere sono utili per indirizzare al meglio anche grandi folle di esseri umani in situazioni delicate come nei piani strategici di evacuazione”.

Ecco spiegato perché in situazione di pericolo ed emergenza l’essere umano reagisce con l”effetto gregge”, un comportamento tipico di alcuni animali. Ma in cosa consiste l’esperimento?

A due gruppi di circa 40 persone ognuno è stato chiesto di raggiungere, a partire da un’aula, un determinato luogo, sconosciuto a tutti tranne che a una persona nel primo gruppo e a cinque nel secondo (che non si sono svelate fino alla fine dell’esperimento). “Uscendo dalla classe”, prosegue il ricercatore Iac-Cnr, “i soggetti hanno mostrato una lieve tendenza ad andare a destra, verso la parte del Dipartimento a loro più familiare, presto superata dal desiderio di raggiungere e seguire i compagni che si trovavano di fronte a loro. Questo comportamento ha permesso alle persone informate di ‘trascinare’ gli altri, portandoli a destinazione lungo il percorso più veloce”.
Si tratta del primo esperimento di questo genere effettuato con pedoni in un ambito di ricerca. Gli studiosi hanno verificato che le persone non sembrano a loro agio con istruzioni calate ‘dall’alto’, ma diventano docili quando viene fatto loro credere di scegliere autonomamente. “Nuovi modelli matematici e metodi di ottimizzazione sono stati usati in combinazione per trovare la strategia dei ‘leader nascosti’ e portare tutti a destinazione evitando attese e congestioni. La migliore consiste nello spezzare la folla per indirizzarla verso tutte le uscite disponibili, anche le più lontane e meno conosciute. Nel caso di una sola uscita, invece per garantire un deflusso ottimale è paradossalmente preferibile ingannare alcune persone conducendole lontano da essa, per poi riportarle successivamente nella giusta direzione”.

Questo esperimento può essere applicato con più facilità in situazioni in cui il pericolo è prevedibile e in luoghi abilitati con strutture e personale specifico alla gestione di situazioni di emergenza. Resta comunque aperta la questione riguardo a situazioni e luoghi (come piazze, manifestazioni, attacchi terroristici , …) in cui possono scarseggiare o non esserci piani di emergenza o personale abilitato alla loro gestione e in cui vi si trovano utenti “fluidi” , cioè che si muovono in un’area più o meno grande, non preparati a situazioni di pericolo.
Le tecniche di controllo di grandi folle studiate in questa ricerca trovano una naturale applicazione nei casi in cui la situazione di pericolo è prevedibile, ma la comunicazione tra autorità e folla è difficoltosa, come per esempio durante una manifestazione violenta. In questi casi agenti in borghese nascosti nella folla potrebbero correre in direzioni concordate per attivare l’effetto gregge. Allo studio hanno collaborato scienziati della Technische Universität di Monaco di Baviera.
Roma, 11 maggio 2015
Scheda:
Chi: Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Iac-Cnr) di Roma Che cosa: Esperimento sul comportamento delle folle apparso su
http://arxiv.org/abs/1504.04064 G. Albi, M. Bongini, E. Cristiani, D. Kalise, Invisible control of self-organizing agents leaving unknown environments, SIAM J. Appl. Math., 76 (2016), 1683-1710.

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